Una parata di stelle e di ricette estive quelle che il Salone dei Sapori vi proporrà in questi giorni e che potrete trovare in edicola su Alice Cucina, a cominciare da questa favolosa reinterpretazione di un piatto della tradizione pugliese della chef stellata Cristina Bowerman.
Linguine con polpa di riccio, pomodorini semi-secchi e caffè
Ingredienti (per 4 porzioni)
- 320 g di linguine
- 150 g di pomodorini semisecchi
- 1⁄2 spicchio d’aglio
- 2 mestoli di brodo vegetale
- 20 g di polvere di caffè
- 100 g circa di polpa di ricci di mare (freschi o in scatola)
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
UN INNO ALLA PUGLIA TRAMITE GLI INGREDIENTI CHE PASSANO ATTRAVERSO L’ALTA CUCINA PER ACQUISIRNE UN’ELEGANZA INASPETTATA.
UNO DEI MIEI PIATTI PREFERITI.
Preparazione
- Frullate i pomodorini in un bicchiere per frullatore a immersione, e tenetene da parte otto. Cuocete le linguine per quattro minuti in acqua salata.
- Nel frattempo, in una padella ampia riscaldate l’olio e rosolate leggermente l’aglio schiacciato. Quindi, eliminate l’aglio e aggiungete la salsa di pomodorini frullati, allungata con due mestoli di brodo, e fate insaporire.
- Unite le linguine, che dovranno continuare a cuocere per altri quattro minuti, insieme agli otto pomodorini interi tenuti precedentemente da parte. A fuoco spento, aggiungete la polpa dei ricci (se non è periodo per quelli freschi, usate la polpa in scatola, purché di ottima qualità) e un goccio d’olio per lucidare. Mantecate e servite, finendo con la polvere di caffè.
“Riaprire dopo il lockdown è un lavoro di adattamento e al contempo di innovazione: in questo momento la sfida è di riuscire a capire la direzione che prenderà la clientela, ma allo stesso tempo a indirizzarla, perchè noi non seguiamo la moda, cerchiamo di crearla. Riuscire a immaginare cosa può fare breccia nel cuore dei nostri clienti non è cosa facile ma è molto challenging… trascurando la negatività che una pandemia come il Covid ha portato, mi sento fortunata perchè ho la possibilità di ricominciare in maniera differente, con mentalità differente ed emozioni differenti: un challenging intellettivo e creativo molto intrigante. (…) La formazione è necessaria affinché le nuove generazioni abbiano la possibilità di sviluppare quella creatività e l’intelligenza, anche economica, (…) che ci porterà ad un’evoluzione della cucina italiana, ma sempre rimanendo ancorati al nostro profilo di cucina italiana, che è importante.”