Padova da vivere

Turismo lento: a piedi alla scoperta del centro

Il MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali, ha decretato che il 2019 sarà l’anno nazionale del Turismo Lento, quello fatto di passeggiate, itinerari inesplorati da percorrere in bicicletta, in sella a un cavallo o a bordo di un treno lungo una linea ferroviaria storica.

L’obiettivo è far scoprire al turismo internazionale i territori meno conosciuti e rilanciarli in chiave sostenibile proponendo esperienze di viaggio nuove non intensive, che permettano di contenere l’impatto dei flussi turistici sulle città, sui borghi e sulla natura.

Anche Padova e i dintorni si prestano a questo tipo di approccio, accolgono e incoraggiano un turismo lento capace di riscoprire le tradizioni e dedicare del tempo a ogni esperienza, senza fretta e in contatto con la città.

Lo sai che Padova ha 12 chilometri di portici? Così con qualsiasi condizione climatica puoi passeggiare all’interno delle mura per scoprire il centro storico fuori dalla zona delle piazze e dello shopping o semplicemente guardando la città con occhi nuovi.

Sapevi ad esempio che via XX Settembre, quella lungo l’asse che unisce l’area del Prato della Valle all’Università, si chiamava Riviera delle lavandaie?

Proprio in questo tratto del canale le lavandaie scendevano a lavare il bucato.

Uscendo dai percorsi abituali potrai perderti fra le vie strette e i vecchi palazzi con il naso all’insù e immergerti in un’atmosfera magica, scoprendo angoli inesplorati.

Sei un tradizionalista? Organizza un itinerario più classico per sentirti turista nella tua città, partendo dalla Cappella degli Scrovegni e dai Musei Civici – il Museo Archeologico e il Museo d’Arte Medievale e Moderna –
passando per la chiesa degli Eremitani e il Palazzo del Bo fino a raggiungere Prato della Valle e la Basilica di Sant’Antonio.